Esami strumentali in senologia

Le donne dispongono di strumenti molto efficaci per la diagnosi precoce del tumore del seno, quali la mammografia, con acquisizione anche in tomosintesi ovvero con il mezzo di contrasto, l’ecografia e la risonanza magnetica.
La mammografia
Esame diagnostico che utilizza basse dosi di radiazioni ionizzanti per individuare alterazioni mammarie sospette meritevoli di approfondimenti diagnostici, quali ad esempio le microcalcificazioni, le distorsioni ghiandolari o le asimmetrie patologiche.
E’ l’esame di prima scelta per la prevenzione Senologica nelle donne a partire dai 40 anni di età ( https://www.acr.org/Clinical-Resources/Breast-Imaging-Resources ) per lo studio della ghiandola mammaria.
Il seno viene adagiato sul Mammografo che proietta il fascio ionizzante sulla mammella per ottenere cosi le immagini mammografiche, che verranno successivamente interpretate dal Medico Specialista.
L’esame non è doloroso ed ha una durata di 5-10 minuti.
Il periodo migliore per la sua esecuzione è nella fase post-mestruale tra il 7 ed il 14 giorno del ciclo.
Tomosintesi
Esame diagnostico strumentale che rappresenta un’evoluzione della mammografia 2D.
E’ indicata nelle donne con seni ghiandolari (ACR BIRADS C-D) a partire dai 40 anni di età.
Come per la mammografia, l’esame mammografico in 3D si svolge posizionando una mammella per volta su un apposito sostegno. Utilizza basse dosi di radiazioni ionizzanti per eseguire una scansione della mammella in 3 dimensioni; il tubo radiogeno si muove intorno alla mammella e ne cattura diverse immagini da più angolazioni. Queste immagini, in formato digitale, vengono ricostruite al computer e convertite in formato 3D. La tomosintesi permette di scomporre la mammella in molteplici sezioni ottenendo una ricostruzione volumetrica del seno. Ciò consente di individuare distorsioni strutturali del parenchima mammario in fase precoce e di eliminare artefatti di sovrapposizione, che invece possono presentarsi nello studio mammografico 2D.
L’esame non è doloroso ed ha una durata di 5-10 minuti.
Il periodo migliore per la sua esecuzione è nella fase post-mestruale tra il 7 ed il 14 giorno del ciclo.
Ecografia mammaria
Esame diagnostico non invasivo che utilizza la tecnologia degli ultrasuoni per lo studio della ghiandola mammaria.
E’ l’esame di prima scelta nelle donne di età inferiore ai 40 anni in relazione alla densità mammaria dei seni giovanili; nelle donne di età superiore ai 40 anni è esame complementare, non sostitutivo, alla mammografia integrandone le informazioni nelle mammelle a prevalente struttura ghiandolare.
Il periodo migliore per la sua esecuzione è nella fase post-mestruale tra il 7 ed il 14 giorno del ciclo.
Non è doloroso ed ha una durata di 5-10 minuti.
Viene eseguito con Paziente in posizione supina e con l’ausilio di una sonda ecografica che, grazie ad un gel conduttore e guidata dalla mano deI Medico Specialista, analizza la ghiandola secondo le scansioni di interesse fornendo le immagini al Medico.
Gli ultrasuoni prodotti dalla sonda vengono infatti trasmessi nel tessuto interessato e generano una serie di onde di riflessione che forniscono le immagini che il Medico Radiologo visualizza sul monitor interpretandole.
E’ possibile inoltre associare l’esame alla tecnica color-doppler per studiare la vascolarizzazione dei noduli esaminati oppure alla tecnica elastosonografica per valutarne le caratteristiche strutturali.
L’ecografia mammaria consente di individuare alterazioni mammarie di tipo benigno o lesioni sospette a livello dei cavi ascellari, esaminandone le caratteristiche (margini ecostruttura e dimensioni) per valutare la necessità di ulteriori approfondimenti diagnostici.
L’ecografia è anche utilizzata come guida strumentale per procedure interventistiche, quali ad esempio agoaspirato mammario ovvero biopsie con aghi tru-cut o VABB.